ROMArtguide.it MOSTRE / EVENTI: Gallerie private

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mostra Galleria Lombardi Carla Accardi
mostra Galleria Lombardi Carla Accardi
mostra Galleria Lombardi Carla Accardi
mostra Galleria Lombardi Carla Accardi

Carla Accardi - Alfabeti Segreti

arte contempranea

Galleria Lombardi dal 02/02/2024 al 20/04/2024

La mostra, allestita con una selezione di circa 25 opere eseguite da Carla Accardi a partire dagli anni ’50, vuole ripercorrere l’intera carriera della pittrice, suggerendo una lettura inedita della sua ampissima produzione. “L’artista si siede sul pavimento dello studio, e inizia a vergare liberamente segni grafici su grandi carte. E tutto inizia a scorrere, e a rivivere rinnovato. Quei segni saranno il sistema circolatorio della sua pittura per i prossimi sessant’anni, arrampicandosi su tele gigantesche e piccole, attraversando, strutturati e leggiadri, superfici in lino e in sicofoil, rivestendo ambienti, frammentandosi e ricomponendosi all’infinito.” scrive Guglielmo Gigliotti nel catalogo che accompagna la mostra.   dettagli Carla Accardi

Gallerie private d'arte contemporanea

mostra Gagosian OscarMurillo

14/04/2024 - 15/06/2024Arte contemporanea

Oscar Murillo - Marks And Whispers

In Marks and Whispers ogni opera si connota come un segno, richiamando stati di fragilità, disperazione, vulnerabilità e precarietà. Fissati a pareti indipendenti, i dipinti attivano il fulcro ovale della galleria con complesse linee visive, le loro superfici pittoriche stratificate con tinte scarlatte alludono all'angoscia che sottende un mondo privilegiato. Questi riferimenti rispecchiano il processo dialettico della pittura di Murillo che spesso coinvolge l’intuitivo e denso stratificarsi della pittura e la successiva cicatrizzazione della tela. In Marks and Whispers questo intenso trasferimento di energia emerge progressivamente in primo piano nel passaggio da un’opera all'altra.  
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mostra AnnaMarra HowDoYouWant

10/04/2024 - 25/05/2024Arte contemporanea

How Do You Want To See Yourself

Al centro di "How Do You Want to See Yourself" si trova una profonda riflessione sulla complessità chedefinisce il percorso delle persone di colore in tutto il mondo. Attraverso le più svariate tecniche - tra cui pittura, collage e fotografia - le opere di Adegboyega Adesina, Kwesi Botchway, Cydne Jasmin Coleby, M. Florine Démosthène, Jammie Holmes, Jerrell Gibbs, YoYo Lander, Stephen Langa, Joiri Minaya, e Lauren Pearce offrono spunti sagaci sulla percezione di sé in una società spesso incline a negare l'umanità e la visibilità delle persone di colore. Attingendo al concetto di "doppia coscienza" di Du Bois, gli artisti affrontano coraggiosamente il tema dell'emarginazione, rifiutando il non detto e abbracciando la ricchezza e la profondità dell'esperienza Black. Le loro opere sfidano i pregiudizi, affermando l'autonomia e la complessità della loro identità.  
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mostra Rossocinabro Incomprensibile

08/04/2024 - 31/05/2024Arte contemporanea

L'arte è il luogo in cui celebriamo l'incomprensibile

L’arte ha un linguaggio universale che ci permette di esplorare l'incomprensibile. Attraverso le sue diverse forme, possiamo esprimere emozioni, idee e concetti che sfidano la razionalità e la comprensione. Andiamo, quindi, alla scoperta di una suggestiva e complessa visione del ruolo dell'arte nella nostra esperienza che apre a diverse riflessioni. L’arte come esplorazione dell'ignoto, ha la capacità di sondare i misteri dell'esistenza, di addentrarsi in territori che la ragione non può pienamente spiegare. Pensiamo all'arte astratta, che sfida la comprensione razionale con forme e colori evocativi, o all'arte surrealista, che esplora i meandri del subconscio. In questi casi, l'arte ci permette di confrontarci con l'incomprensibile, di intuirlo e di sentirlo in modo nuovo.  
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mostra T293 Reminiscenses

04/04/2024 - 04/05/2024Arte contemporanea

Reminiscences II - ArtistHangama Amiri

Nell'ultimo capitolo del suo progetto in corso, Reminiscences, che ha debuttato alla Union Pacific nel 2022, Hangama Amiri approfondisce la sua narrativa personale traducendo le fotografie dei suoi genitori post-esodo dall'Afghanistan in intricate composizioni di tessuti. Nell’arco di nove toccanti anni, suo padre ha intrapreso un viaggio in Norvegia e poi in Danimarca alla ricerca di un futuro migliore per la sua famiglia, mentre sua madre ha allevato Amiri e i suoi fratelli in Tagikistan tra le sfide della vita da rifugiato.  
  dettagli ArtistHangama Amiri ArtistHangama Amiri

mostra T293 SaintRadio

04/04/2024 - 04/05/2024Arte contemporanea

Brittany Miller - Saint Radio

I dipinti di Brittany Miller prendono in prestito il linguaggio visivo dalla storia dell’arte cristiana, incorporando archetipi del martire, salvatore e santo. Nel suo lavoro, le figure incontrano il soprannaturale: levitazioni, messaggi provenienti da altrove e visite di esseri ultraterreni, mentre la qualità vibrazionale delle sue opere incoraggia lo spettatore ad avere una propria esperienza trascendentale.  
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mostra Magazzino DoYouWant

27/03/2024 - 18/05/2024Arte contemporanea

Do you want to be my faded copy? - Domenico Mangano & Marieke van Rooy

La mostra presentata da Magazzino si compone di una serie di sculture in ceramica e in bronzo, wall drawings, video e performance. Le opere esposte sono il risultato di una ricerca iniziata nel 2019 durante una residenza alla Jan van Eyck Academy di Maastricht e, a causa della pandemia da Covid-19, portata a compimento solo successivamente. Le sculture più recenti sono state realizzate alla Fonderia Artistica Battaglia di Milano.  
  dettagli Domenico Mangano & Marieke van Rooy Domenico Mangano & Marieke van Rooy

mostra GalleriaLaNica Passage

15/03/2024 - 04/05/2024Arte contemporanea

Le Paysage Est Passage

Il titolo della mostra, "Le paysage est passage", letteralmente “Il paesaggio è passaggio”, è una citazione tratta dal testo di Bertrand Folléa, architetto paesaggista ed urbanista, che rappresenta sia il punto di vista dello scrittore sia la chiave di lettura dell’intera mostra. Partendo dalle vedute più tradizionali, passando per le ferite che le molteplici guerre hanno inferto al paesaggio, finanche alle opere più oniriche, la mostra presenta disegni, dipinti, sculture e new media che percorrono un arco di tempo che va dalla prima metà del Novecento ai giorni nostri, sottolineando la dimensione relazionale esistente tra uomo e paesaggio e come il nostro “passaggio” abbia mutato nel tempo le vedute e soprattutto le prospettive sullo stesso, poiché come sostiene sempre Folléa: "Il paesaggio è uno specchio che riflette le questioni più globali del nostro tempo".  
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mostra TornabuoniArte SenzaTempo

14/03/2024 - 11/05/2024Arte contemporanea

Senza tempo

La galleria Tornabuoni Arte Roma inaugura una mostra dal titolo “Senza tempo” che, attraverso un gioco di rimandi, contrasti e affinità, riflette su quattro soggetti universali ed eternamente contemporanei, reinterpretati nel tempo con una sempre diversa sensibilità e attitudine: natura morta e nudo, paesaggio e ritratto. Da Morandi a Cragg, da Grosz a Beecroft, da Balla a Warhol, mettendo a confronto queste esperienze, distanti tra loro nel tempo, si crea una inattesa sinergia capace di suggerire nuove configurazioni di significato e possibili dialoghi. Il susseguirsi di queste immagini ci fa riafferrare la realtà della nostra stessa vita, ci fa focalizzare l’attenzione su dettagli del nostro vissuto quotidiano che, altrimenti, sarebbero perduti.  
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mostra TheGalleryApart BirdWorks

08/03/2024 - 04/05/2024Arte contemporanea

Bird Works (2018-2024) Chto Delat

Bird Works è come un filo di perle in cui si intrecciano le opere realizzate da Chto Delat negli ultimi sei anni, un periodo drammatico che ha visto l’esplosione di una pandemia di guerre in diversi territori, e l’escalation di disastri climatici. La mostra è abitata da una varietà di uccelli, reali, mitologici o immaginari. Gli uccelli sono sempre stati un simbolo di indipendenza, dignità, libertà, fedeltà, pace, amore. La loro migrazione non conosce confini, il loro canto è musica, è un linguaggio complesso che consente loro di imparare gli uni dagli altri, e insegnandoci che la sopravvivenza si basa sulla convivenza. Eppure gli esseri umani hanno un’inconscia e inspiegabile paura degli uccelli (come illustrato al meglio da Alfred Hitchcock nel suo film Gli uccelli). Alcuni uccelli sono prede e altri sono predatori. La loro sopravvivenza e’ un duro lavoro. Sono poche le specie assoggettate all’uomo, con l’eccezione dei piccioni viaggiatori impiegati nel settore dei servizi di consegna, polli e tacchini nel settore di alimentazione, canarini nell’intrattenimento, nella ricerca scientifica e anche nel servizio di sicurezza.  
  dettagli Chto Delat Chto Delat

mostra CapitoliumArtGallery WilliamCongdon

07/03/2024 - 23/04/2024Arte contemporanea

William Congdon - Essere-uomo

Gli storici lavori in mostra, per lo più provenienti dalla collezione della Congdon Foundation e da un’importante collezione privata, compongono un allucinato Grand Tour attraverso l’Italia dell’immediato dopoguerra, un paese punteggiato dalle rovine di una civiltà millenaria e dalle macerie di un conflitto da poco concluso, portando il visitatore da Roma a Venezia, passando per la selvaggia natura d’Abruzzo, l’Umbria e la Toscana. I soggetti scelti da Congdon sono quelli canonici della pittura del Grand Tour: il Pantheon, il Colosseo, la chiesa della Trinità dei Monti a Roma, la basilica di San Francesco ad Assisi, la Piazza dei Miracoli a Pisa e il Caffè Florian a Venezia, ma il linguaggio espressivo è quello avanguardistico della scuola di New York. Con il fare tipico dell’Action Painting, Congdon reinventa la pittura di veduta della tradizione europea. L’abbondante uso di pigmenti conferisce ai suoi lavori una matericità così pesante da richiedere l’uso di supporti rigidi come il compensato e la masonite, “eredi prosaici” - scrive Daniele Astrologo Abadal nel saggio critico in catalogo - “della tavola lignea italiana del Quattrocento”, superfici robuste capaci di resistere alla fisicità dell’assalto di un pittore che non lavora col pennello ma con la spatola e il punteruolo.  
  dettagli William Congdon William Congdon

mostra TimVanLaereGallery JonathanMeese

10/02/2024 - 27/04/2024Arte contemporanea

A.r.t. Is Total “family Business”!, Agrippina=artmotherz, Nero=artsoldier (cäsaren-roulette, No Problem, Yeah)

Jonathan Meese (nato nel 1970 a Tokyo, vive e lavora a Berlino e ad Ahrensburg) è noto per la sua opera versatile, che comprende dipinti esuberanti, installazioni stravaganti e performance estatiche, scrittura e un potente corpo scultoreo in diversi media. L’opera poliedrica dell’artista suscita fascinazione attraverso una ricca e personale mitologia, carica di simboli, neologismi e metafore. Apparentemente senza sforzo, Meese riesce a distinguersi in ogni genere con un vocabolario indipendente e unico che permette alle sue opere di emanare un'energia visiva che, secondo il curatore Robert Fleck, non ha eguali dai tempi di Picasso. Tutte le opere di Meese sono accomunate
da un umorismo tendente al grottesco e da una potente e originale volontà creativa.  
  dettagli Jonathan Meese Jonathan Meese

mostra FondazioneBaruchello FiammaMontezemolo

02/02/2024 - 23/04/2024Arte contemporanea

Tra. Fiamma Montezemolo

Montezemolo lavora nell’intersezione tra arte e antropologia contemporanee e sul confine come categoria variabile dell’esperienza, indagando l’immaginario collettivo e le articolazioni geopolitiche attraverso un approccio intermediale. L’artista, in questa mostra, presenta una serie di lavori tra cui la lightbox A Map is Not a Territory che ricorda esteticamente una radiografia medica: un’allusione a vedere dentro le cose. In questo lavoro, i quattro continenti sono presentati a coppie che si sovrappongono l’un l’altra, mescolando i confini geografici e arrivando a una sorta di compenetrazione. Da quest’immagine scaturisce una riflessione sulla permeabilità tra “primi mondi” e “terzi mondi”, sui fenomeni di ibridazione culturale e sull’eredità del colonialismo. In un altro lavoro, l’installazione video Unlived, a partire dal lavoro dello psicoanalista Adam Phillips, Fiamma Montezemolo vuole mostrare come ognuno di noi conduca una doppia vita: quella che stiamo vivendo attivamente e quella che avremmo voluto o che potremmo ancora vivere.  
  dettagli Fiamma Montezemolo Fiamma Montezemolo

mostra Artforumcapena Namibia

24/10/2022 - 29/06/2024Arte contemporanea

Namibia

La mostra presenta oltre 80 opere di 33 artisti contemporanei che vivono e lavorano in Namibia, delineando una scena artistica fertile e creativa, espressione di una nazione nascente, profondamente segnata dall’indipendenza raggiunta solo nel 1990. Il sottotitolo della mostra, Arte di una giovane generazione, non fa riferimento esclusivamente ad un gruppo di giovani artisti – nati poco prima dell’indipendenza che condividono una affiliazione storica, sociale e politica – ma comprende anche artisti attivi già prima del 1990, che hanno vissuto sotto l'occupazione sudafricana e l’apartheid e che ora sono liberi di esplorare i profondi cambiamenti in atto grazie alla ricerca di nuove tematiche e modalità espressive. La nuova generazione riunisce quindi tutti gli artisti contemporanei, giovani e meno giovani, che assieme contribuiscono ad instaurare un nuovo status quo, ricorrendo alle tematiche dell’identità culturale e personale, ma anche della coscienza sociale.  
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Medina Roma12/04/2024 - 18/04/2024

mostra GalleriaMedina Vulcano

Valérie Honnart Stiamo ballando su un vulcano

Stiamo ballando su un vulcano… Da quando esistono i primi esseri umani, essi sono sempre stati alla ricerca delle bocche di fuoco che le vesciche dei vulcani creano sulla pelle della terra. Quando, durante le loro migrazioni, si imbattono in una di queste bocche del diavolo, fumanti o ruttanti, lo raggiungono con i loro rami di legno. Fascino, ma anche pericolo. A volte riportano la fiamma, a volte ne vengono inghiottiti. Il fuoco, questo primo essere, mobile, sfuggente, pericoloso e prezioso. Per migliaia di anni, i nostri antenati hanno cercato di domare il tremante e violento “Fiore Rosso” conservando le sue braci in vasi di terra.  
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Medina Roma12/04/2024 - 18/04/2024

mostra GalleriaMedina GennaroMonfregola

Gennaro Monfregola

Gran parte delle sue prime opere rappresentano fiori, animali, oggetti di vita quotidiana. Dipinge con grande attenzione per il vero, il suo stile richiama quel genere pittorico definito dalla critica d’arte “natura morta”, mezzo popolare per esprimere tematiche politiche ed emotive ma anche tematiche religiose, morali e sociali. I suoi quadri si distinguono per i colori vivaci, dettagli minuziosi e qualità pittoriche accurate, le composizioni sono organizzate secondo schemi geometrici ben definiti che riflettono l’ordine della natura. Gennaro Monfregola è molto efficace nel trasmettere allo spettatore quei sentimenti di tristezza e disperazione che lo hanno accompagnato lungo il corso della sua vita, ma allo stesso tempo vuole esprimere la bellezza della natura. E’ questo un modo per catturare momenti unici e immortalarli. Per sempre. Si cimentò anche nella realizzazione di alcuni nudi che vedevano come protagonista la moglie Anita.  
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Galleria Lorcan O'Neill05/04/2024 - 24/06/2024

mostra LorcanONeill FragmentsBodies

Fragmented Bodies

Galleria Lorcan O'Neill presents "Fragmented Bodies", a group exhibition featuring new works by Celia Hempton, Wardell Milan, and Paul Mpagi Sepuya.  
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Basile Contemporary23/03/2024 - 11/05/2024

mostra BasileContemporary Triangolo

Trialogo - Matteo Basilé, Danilo Bucchi e Paolo Grassino

Una mostra a più voci ma dentro una stessa visione d’insieme, come fossero strumenti eterogenei che compongono assonanze di forme e contenuti. Come dice Gianluca Marziani: “TRIALOGO è parola che contiene l’ampliamento del dialogo prima della polifonia orchestrale, incarnando quel passaggio stereofonico dei contenuti che avviene sull’asse limpido di una triangolazione dialettica. TRIALOGO come risultato di una compenetrazione luminescente tra valori teorici del segno figurativo, seguendo le evidenze di tre artisti italiani che appartengono ad una stessa curvatura generazionale.” Riguardo gli stili dei tre artisti Marziani aggiunge: “Ognuno di loro fa risuonare un linguaggio primario, una matrice d’ingaggio che nel processo formale ha portato l’artista a frammentare, ripensare, ibridare e ricomporre l’archetipo per poi nuovamente sfaldare, cicatrizzare, atomizzare i risultati, creando così la struttura semantica del proprio arcano estetico.”  
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Richard Saltoun19/03/2024 - 27/04/2024

mostra RichaardSaltoun FabioMauri

Il Cinema per Fabio Mauri

Mauri è un grande sperimentatore. Il libro ha sempre fatto parte della sua vita, sua madre sorella di Valentino Bompiani, la famiglia di suo padre proprietaria delle Messaggerie che distribuiscono libri, lui stesso ha lavorato nell’editoria. E così uno dei suoi lavori più importanti nel 1971 assume la forma del libro: l’ultima immagine è quella di Leni Riefenstal con la macchina da presa. Il cinema fu una formidabile arma di propaganda, il libro si conclude con le parole “filmano tutto”. Sulla regista di Olimpia, Mauri tornerà più volte nel corso degli anni anche in quadri e disegni. In numerosi disegni degli anni Ottanta compare il tema della sala cinematografica, luogo deputato a un sogno collettivo. E’ interessante notare che alla fine del decennio appariranno in Italia i due più famosi esempi di film che celebrano la nostalgia della sala: Nuovo cinema Paradiso (1988) di Tornatore e Splendor (1989) di Scola.  
dettagli Fabio Mauri Fabio Mauri

Galleria Richter Fine Art19/03/2024 - 06/05/2024

mostra RichterFineArt BeatriceTabacchi

Beatrice Tabacchi - Prehensile

“Il titolo della mostra si ispira al concetto evolutivo di prensilità - l’artista afferma - la qualità di un'appendice o di un organo che, per garantire la sua sopravvivenza, si adatta all’ambiente e muta per afferrare o trattenere, come una mano o una coda. La connessione e la presa portano con sé varie possibilità di risignificazione e di evoluzione. Le composizioni in questi nuovi lavori vengono ritrovate nella trasversalità degli stati embrionali e metamorfici; legati all'archetipo dell'iniziazione come qualcosa di prensile.”  
dettagli Beatrice Tabacchi Beatrice Tabacchi

Galleria Gilda Lavia18/03/2024 - 18/04/2024

mostra GildaLavia TramaQuePena

i ¡Qué pena! di Josefina Alen e Trama di Martín Fernández

18/03/2024 18:00
La Galleria Gilda Lavia di Roma ha il piacere di ospitare le due mostre personali ¡Qué pena! di Josefina Alen e Trama di Martín Fernández, curate da Antonio Villa. Josefina Alen realizza i suoi lavori su cartapesta e carta di giornale; l’artista presenta una nuova serie di pitture nelle quali la memoria ha un ruolo centrale. Attraverso i ricordi ingrandisce, deforma e ricolloca oggetti di uso quotidiano, spesso ispirati da un immaginario pop degli anni ’90. Fernández utilizza invece il disegno come piattaforma espressiva creando un linguaggio in cui convivono immaginari di diversa natura per confrontarsi con la tematica della rappresentazione dello spazio.  
dettagli Josefina Alen Josefina AlenMartín Fernández Martín Fernández

Spazio Treccani Arte11/03/2024 - 14/06/2024

mostra SpazioTreccaniArte Voci

Voci

Treccani Arte presenta un nuovo format espositivo, intitolato Voci. Gli artisti selezionati sono invitati a scegliere una parola dal Vocabolario della Lingua Italiana e a ideare, partendo dalla sua definizione, una o più opere in edizione limitata e un progetto artistico site-specific, concepito per la prima sala di Spazio Treccani Arte. Ogni intervento sarà totalmente testuale: il testo si fa dunque immagine, circondando lo spettatore e portandolo a vivere un’esperienza immersiva e tridimensionale.  
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Galleria Eugenia Delfini01/03/2024 - 03/05/2024

mostra GalleriaEugeniaDelfini CollateralHistories

Collateral Histories - Giulia Parlato e Giovanna Petrocchi

In mostra vengono presentati, come fossero parte di un’unica installazione, alcuni collage digitali di Petrocchi dalla serie Magic Lanterns (2020-in corso), alcune fotografie analogiche di Parlato dalla serie Diachronicles (2019-2022) e un’inedito corpus di fotomontaggi in bianco e nero e oggetti 3D appartenenti alla serie fotografica Collateral Histories realizzata in collaborazione tra le due artiste nel 2020 a partire da una commissione di Art Licks Magazine. I lavori selezionati mettono in questione la relazione tra fotografia, narrazione storica e la museologia attraverso l’esplorazione della fotografia documentativa ma anche del collage fotografico e l’utilizzo di alcuni oggetti stampati in 3D. In particolare, nella serie Collateral Histories, Parlato e Petrocchi si interrogano sui modi in cui determinate forme si stratificano nell’immaginario comune e sulle modalità in cui la nostra eredità culturale viene tramandata. Per farlo le artiste hanno approcciato il passato in chiave dinamica ovvero pensandolo come fosse un contenitore da cui attingere documenti d’archivio, immaginare nuovi scenari e riflettere sulla rilevanza che l’archeologia, la fotografia e il museo hanno nella creazione della narrazione storica. Si sono chieste: Che responsabilità hanno le politiche museali e la fotografia documentaria nel costruire verità storiche, narrative culturali e immaginari comuni? È possibile reimmaginare il passato? Esiste un’unica storia o più storie?  
dettagli Giulia Parlato Giulia ParlatoGiovanna Petrocchi Giovanna Petrocchi

Tim Van Laere Gallery10/02/2024 - 27/04/2024

mostra TimVanLaereGallery JonathanMeese2

Jonathan Meese

La mostra è un collage totale e Meese, come un burattinaio dell’arte, gioca con tutte le immagini e gli oggetti ponendoli in nuove relazioni. Meese afferma: "Sono anche semplicemente un Cesare dell'arte, come tutti gli artisti, e mi pongo nello scenario e nel ruolo, come se fossi un giocatore in totale cosplay e le avventure fossero travestite. Nell'arte tutti i travestimenti e tutti i giochi di ruolo sono permessi, necessari e accettati, non c'è limite. L'arte è libertà totale, ci è permesso giocare con tutto, usare tutto e trasformare tutto. La censura dovrebbe essere vietata nell'arte. L'arte è libera e non è ideologia. L'arte non è il nostro gusto, l'arte è l'evoluzione, l'arte è la forza motrice del futuro. L'arte è ciò che è necessario fare, non le nostre opinioni politiche o religiose. L'arte non è stile di vita, l'arte è metabolismo totale. L'arte non è politica, l'arte non è religione. L'arte è potere totale senza forza e potenza ideologica.  
dettagli Jonathan Meese Jonathan Meese