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Francisca Valador - A partir daqui só há dragões
Matèria dal 29/04/2025 al 27/06/2025
Il titolo della mostra – A partir daqui só há dragões (Da qui in poi ci saranno solo draghi) – si riferisce a una frase usata un tempo sulle mappe medievali per contrassegnare territori inesplorati. Questa nozione dell’ignoto, delle cose che si rivelano gradualmente nel tempo, è al centro dell’approccio di Valador allo spazio di Matèria. In mostra una nuova serie di dipinti di piccole dimensioni su supporti in acciaio inossidabile, un materiale che altera il modo in cui la luce interagisce con la superficie di ogni opera. A prima vista, la galleria può sembrare vuota, ma man mano che l’occhio si adatta, i dipinti iniziano ad emergere insieme a presenze scultoree delicate e intime che oscillano tra visibilità e invisibilità. In queste scene delicate dai colori accesi, forme botaniche e animali emergono e interrompono l'orizzonte, evocando astrazioni e suggerendo qualcosa oltre. Questa interazione tra vitalità, ricostruzione e armonia delle forme, dà vita a sorprendenti contrasti creati da oggetti di uso quotidiano. dettagli
Gallerie private d'arte contemporanea
13/06/2025 - 12/07/2025
Isabella Ducrot, Fiori
Lungi dall'essere semplici contenitori, i "Vasi" di questa serie si pongono come archetipi, forme primarie che attraversano la storia dell'umanità, della creazione e della conservazione. L'artista li interpreta non come artefatti da riempire, ma come entità piene di vuoto, in cui il silenzio assume una struttura visiva. Ogni vaso è diverso dagli altri, ma tutti condividono un linguaggio comune fatto di geometrie essenziali, volutamente asimmetrie e ripetizioni ritmiche. Non c'è spazio per l'errore, né per la perfezione fine a se stessa. Esiste invece un delicato equilibrio tra controllo e resa, tra intenzione e possibilità. La ripetizione delle forme non è mai ridondante ma diventa un mantra, un atto di devozione. La carta, scelta per la sua trasparenza e leggerezza, diventa il corpo dell'opera, il suo respiro. Ogni piega, ogni increspatura racconta una storia, una tensione tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto.
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11/06/2025 - 11/07/2025
Altro da sé - Niccolò Fornari
La realizzazione delle opere nasce da un processo di immedesimazione intensa: l’artista intraprende una lotta silenziosa e graduale con la tela, affinché restituisca quelli che lui ama definire gli “andamenti”, i movimenti interiori che sente emergere da sé, in una continua alternanza tra eccesso e immobilità, impulso e controllo, istinto e raziocinio. Le opere in mostra assumono così la forma di veri e propri archivi della memoria: lettere indirizzate a sé stesso per sfogarsi, lasciare impressi dei ricordi, elaborare sensazioni, interrogarsi. Come se fossero state scritte nel tentativo di instaurare un dialogo con sé stesso, o con qualcuno identificato come un altro da sé.
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10/06/2025 - 14/09/2025
Italian Wave
Tornabuoni Arte Roma presenta ITALIAN WAVE, una mostra che ripercorre le trasformazioni e il pluralismo dei linguaggi artistici, la sperimentazione espressiva e la forte spinta multidisciplinare di un periodo italiano vivace e decisivo, che ha preso forma tra la metà degli anni Settanta e i primi anni Novanta. Questo percorso si sviluppa attraverso le opere di otto figure chiave della scena artistica italiana: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Mimmo Paladino e Mario Schifano. Fu un momento che riportò la pittura al centro del dibattito culturale internazionale, restituendo all’Italia un ruolo di primo piano nel panorama artistico globale.
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10/06/2025 - 31/10/2025
Tutta L'arte È Relazionale
Se l'artista avvia il processo creativo, spesso in solitudine, è l'interpretazione e il coinvolgimento di chi guarda a dare piena esistenza all'opera. Gli “artisti relazionali” sviluppano il teorema di Duchamp, esplorando diverse modalità di coinvolgimento e collaborazione del pubblico, invitando altri nel proprio processo creativo, rinunciando a parte del controllo, abbracciando il caso e fidandosi dello spettatore-trasformato-in-partecipante, trasformando infine l'opera d'arte in un dialogo bidirezionale in cui il significato è co-creato e l'esperienza è condivisa. L’estetica relazionale di Nicolas Bourriaud va oltre una semplice teoria dell'arte e diventa una filosofia della forma. La "forma" non è solo un aspetto visivo, ma una struttura coerente che emerge da uno scambio di elementi e configura l'esistenza, evidenziando l'importanza vitale dell'interazione umana e delle relazioni sociali.
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29/05/2025 - 29/07/2025
Lulù Nuti Tre corpi
La Fondazione D’ARC è lieta di annunciare l’apertura del suo programma di mostre temporanee con Tre corpi, personale dell’artista Lulù Nuti. Con Tre corpi Lulù Nuti presenta tre grandi installazioni, di cui due inedite, e altre opere scelte insieme alla curatrice Giuliana Benassi, creando un percorso tra la Sala M - dedicata alle mostre temporanee - e le altre sale, in un dialogo con le opere della collezione esposte in maniera permanente. Le due nuove opere, I Fruitori e Hysteria, sono frutto delle recenti ricerche e sperimentazioni dell’artista su nuovi materiali e sull’interazione tra corpi scultorei e installativi e lo spazio. Le opere di Lulù Nuti incarnano infatti spesso attitudini comportamentali, alludono a metafore più complesse che descrivono il rapporto tra gli individui e la natura, la società e le dinamiche politiche. Tuttavia lasciano alla vibrazione della massa scultorea e alla sua relazione con lo spazio il compito di tirare fuori nuove letture e compimenti formali. I Fruitori si compone di cinque sculture realizzate in resina la cui produzione – sostenuta grazie al bando Lazio Contemporaneo 2022 – è scaturita da un processo sperimentale di cui sono stati co- creatori i fruitori: umani e animali. Hysteria è una grande scultura realizzata in tubolari di inox battuti in forgia come il ferro. Pensata dall’artista come protesi dello spazio, essa evoca la sua precedente funzione industriale relazionandosi con il carroponte che la sovrasta.
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Mostra permanente
Arte italiana ed internazionale del XX e XXI secolo
La Fondazione D’ARC (Rifugio d’Arte Contemporanea) nasce nel 2024 come spazio espositivo permanente e come centro per l’arte contemporanea, con l’intento di ospitare mostre, residenze, eventi, attività culturali ed educative. Le radici della Fondazione D’ARC risalgono alla fine degli anni 90’, quando i coniugi Giovanni e Clara Floridi danno inizio alla loro collezione privata. La collezione costituisce il cuore pulsante della Fondazione: uno spaccato dell’arte italiana ed internazionale del XX e XXI secolo, iniziando dal periodo futurista, passando per l’astrattismo del secondo dopoguerra, l’arte cinetica e programmata, l’arte povera, il post-moderno, per approdare infine ai poliedrici linguaggi del nuovo millennio. La Fondazione ha l’obiettivo di promuovere e sostenere l’arte contemporanea e la cultura in genere come valore pubblico e spazio di condivisione.
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21/05/2025 - 25/07/2025
Giorgio Griffa
La mostra abbraccia l’intera gamma della pratica di Giorgio Griffa, riunendo i punti salienti dei tre principali corpi di lavoro dell’artista: le sue tele minimali degli anni ’70; le sue grandi opere gestuali degli anni '80; e i suoi vivaci dipinti ritmici dell'ultimo decennio ispirati alla poesia modernista e alla musica d'avanguardia
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Giorgio Griffa
09/05/2025 - 18/07/2025
CANEMORTO - Megalomanie
CANEMORTO è un trio di artisti italiani anonimi, attivo dal 2007. Indossano maschere, parlano una lingua sconosciuta e venerano una divinità canina chiamata Txakurra che concede loro il potere di dipingere come un'unica entità. Il trio diffonde il messaggio di questo misterioso culto attraverso progetti “a sei mani” che spaziano tra i media più disparati. Megalomanie prevede l'anteprima italiana del film scritto e interpretato da CANEMORTO, diretto da Marco Proserpio, con audio e musiche di Matteo Pansana, prodotto in occasione della personale del trio artistico al Centre d’Art Contemporain di Villa Arson a Nizza. Il lungometraggio cerca di svelare il mistero dell’Œuvre Absolue, un'opera capace di piacere al pubblico di tutto il mondo e di cui, secondo il trio, solo Pierre-Joseph Arson conosceva il segreto. Per scoprirlo, i tre artisti hanno esplorato gli angoli più oscuri della Villa, profanato tombe e spinto l'alchimia ai suoi limiti estremi.
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Canemorto
07/05/2025 - 28/06/2025
Fabrizio Prevedello - Distanza
Distanza raccoglie dieci opere tra sculture, disegni e fotografie. Marmo, cemento, gesso, vetro, acciaio e immagine attraversano la mostra come presenze in mutazione. La scultura non si fissa, ma si dispone in stati successivi, sospesi tra l’installazione e lo spostamento, tra permanenza e passaggio. Da questa soglia si attiva una performatività silenziosa, fatta di pause, appoggi e trasformazioni. Ascesa e caduta (364 A, B) nasce dalla riconfigurazione di una scala in acciaio realizzata in passato dall'artista. L’opera prende spunto da una scritta letta su muro a Berlino negli anni '90: “Più veloce, avanti, più in alto… ma verso dove?”. I disegni della serie Ponte alle Cervaiole presentano il progetto tecnico di un ponte mai costruito, destinato a ricucire un tratto interrotto di una via di cava. Realizzati in scala reale e destinati a un artigiano, dimostrano come intuizione spaziale e istruzione costruttiva possano coincidere. In entrambi i lavori ricorre una struttura triangolare, più forte del quadrato per capacità di tenuta e resistenza.
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Fabrizio Prevedello
06/05/2025 - 12/09/2025
La tempesta nel bicchiere
Nella storia dell’arte e delle immagini l’acqua è una presenza costante, che abbraccia sacro e profano, fino a includere gli utilizzi più disparati da parte dell’arte contemporanea, che ha visto la realizzazione di opere proprio a partire dalle qualità "materiali" dell’acqua. Elemento centrale della mostra, l’acqua viene in questo caso presentata non tanto nel suo carattere sublime di forza che si espande, incontenibile e impetuosa, quanto nel suo carattere di liquido "dolce" e circoscrivibile. Le opere esposte ne esplorano l’essenza, focalizzandosi sui suoi aspetti più delicati e controllati: un invito a riflettere sulla sua capacità di adattarsi a forme e spazi, di fluire in modo gentile e di nutrire senza travolgere. Nei lavori degli artisti, l’acqua non si impone, ma si adatta ai materiali che la custodiscono e ne modificano il corso, assecondandone le forme.
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29/04/2025 - 21/06/2025
Pietro Moretti - Selve
1/9unosunove è lieta di annunciare l’inaugurazione di “Selve”, la prima personale di Pietro Moretti (Roma, 1996) nella sua città natale. Le opere inedite che compongono il nuovo progetto espositivo di Pietro Moretti scaturiscono da riflessioni sul perturbante e sulla meraviglia della vita urbana contemporanea; in particolare, sull’interazione tra il potere autoritario della civiltà e la forza irriducibile della natura, intima e al contempo estranea. In mezzo a questo intrico di paradossi insanabili si perde, tra rovi e farfalle, luci fredde e violenza, il corpo: baluardo e soglia, sempre più smaterializzata, delle possibilità di conoscenza del mondo,
anche quelle più oscure e indesiderabili. [...]
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17/04/2025 - 28/06/2025
Lulù Nuti - Stabat
Lulù Nuti (Roma, 1988) vive e lavora a Roma Spaziando dalla scultura e installazione al disegno, Lulù Nuti sperimenta varie costruzioni materiali, spesso combinandoli con elementi naturali, per creare sculture e installazioni lazioni che dialogano con lo spazio. Il suo lavoro è guidato da un forte sentimento che ha nei confronti del mondo in cui viviamo: un sentimento di responsabilità capacità e impotenza.
Per tradurlo in materia, Nuti analizza e osserva la nostra percezione della realtà, il nostro cambiamento di abitudini, e il rapporto che abbiamo con la natura, per creare «tracce» e testimonianze del nostro passato tempo inviato. Una sottile dualità tra presenza e cancellazione, rottura e solidità, resistenza e fragilità, è sempre presente nel suo lavoro. Questa fluttuante ricerca di tensione ed equilibrio consente il disvelamento di un immaginario, che interpreta i conflitti degli esseri umani come il risultato di una contemporaneità
analisi rare legate al qui e ora.
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16/04/2025 - 28/06/2025
Kant Can’t Can-can - Rä di Martino
L’opera video Kant Can’t (2024) si concentra sul ritratto onirico di un gruppo di personaggi che abitano un paesaggio immaginario. Astronauti in fuga da una figura immensa di donna che cerca di schiacciarli, mani che emergono come enormi resti archeologici e insetti giganteschi che irrompono nella scena, formano lo scenario di una fuga verso l’assurdo. Il rapporto con la conoscenza diventa un viaggio attraverso l’esperienza in cui la realtà è ingigantita dai nostri mezzi percettivi. Nel video il vero protagonista diventa un astronauta scappato alla sua sorte che si trova a confronto con situazioni diverse, in un susseguirsi di scene non dissimile da quello di un videogioco. Questa mostra presenterà in anteprima un epilogo del video originale, un nuovo capitolo dell’astronauta in cui si trova nello spazio in caduta libera con delle luci che ricordano dei missili o delle stelle cadenti e canta in coro con loro.
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18/03/2025 - 26/07/2025
Turiya Magadlela Dancing Under The Sun
Galleria Anna Marra ha il piacere di presentare i risultati di due decenni di ricerca coerente e di sperimentazione portate avanti da Turiya Magadlela su tematiche legate al genere, alla razza, alle relazioni interpersonali e all’esercizio del potere, tradotte in maniera originale attraverso l’uso di collant multicolore modellati e uniti attraverso il ricamo. I materiali e la tecnica scelti da Magadlela, i collant e il cucito, assumono una relazione diretta con l’identità femminile e con la dimensione intima e domestica, guidando l’osservatore a una riflessione partecipata sulle dinamiche del razzismo intersezionale. Turiya Magadlela trasforma i collant in simbolo dell’intimità femminile violata, del suo sfruttamento economico, alludendo al retaggio colonialista, fenomeno che riguarda la situazione sudafricana come quella globale.
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Galleria della Tartaruga13/06/2025 - 14/07/2025
Il Paesaggio in Sette Giorni - Germano Paolini
La mostra non è altro che la certificazione e la rappresentazione nella realtà di ciò che il libro ci propone e ci promette scrive infatti così Duccio Trombadori nell’introduzione critica al libro ma anche alla mostra, titolandola: La pittura del paesaggio e il "bisogno di formare": Paolini è un artista che aderisce con lo scrupolo del cronista a quanto gli capita di sentire e di vedere. Erede di una tradizione tutta toscana di amore per il vero da raccontare, come insegnano i macchiaioli e la ricca messe del postimpressionismo novecentesco, la sua pittura sembra puntar l'occhio prima di tutto sul dettato naturale.
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Germano Paolini
Medina Roma13/06/2025 - 19/06/2025
Art Evolution
Nel cuore del centro di Roma, a pochi passi dalle basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano, tra Colle Oppio, il Colosseo e il Rione Esquilino, crocevia di culture e linguaggi. Un contesto perfetto per accogliere il progetto curato dalla storica e critica d’arte Francesca Callipari, che si presenta come un viaggio internazionale nel contemporaneo, dove sperimentazione e visione si intrecciano in un dialogo creativo e vibrante.
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Medina Roma06/03/2025 - 31/12/2025
Opere in Mostra di Mauro Reggio
Per tutto il 2025, fino alla fine dell’anno, Medina Art Gallery presenta le opere dell’artista Mauro Reggio, Prospettive esaltate, soggetti iconici e architetture urbane e non. Le opere metafisiche di Mauro Reggio sono caratterizzate da dettagli che ci rimandano al fotorealismo americano e ad elementi pop, come l’utilizzo di colori distopici (per il cielo, in modo particolare). Epoche diverse, colori tipici della grande tradizione italiana del XX secolo, rinnovati e attualizzati sulla base delle più recenti riflessioni contemporanee e tecnologiche.
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Mauro Reggio
Richard Saltoun12/06/2025 - 01/08/2025
Fathi Hassan: Akkij
Le opere in mostra - disegni, dipinti e composizioni testuali - evocano le lingue perdute di antiche civiltà: scritture inventate, alfabeti cancellati, lingue dimenticate. Sono “pagine non scritte” fatte di segni, texture e sabbie che parlano in silenzio. Ogni segno trasmette un senso di sacralità e mistero. “Ogni segno, ogni materiale, è un tentativo di pronunciare di nuovo: Akkij”, scrive Hassan. Nei suoi primi dipinti a olio degli anni Ottanta e Novanta, l'attenzione si concentra esclusivamente sulla calligrafia - una scrittura in grassetto contrapposta a composizioni cromatiche e minimali. Al contrario, le sue opere recenti su carta sono più stratificate e visivamente complesse. La calligrafia rimane centrale, ma ora si fonde con materiali collage, figure simboliche e frammenti di immagini. Questo cambiamento riflette non solo l'evoluzione dello stile di Hassan nel tempo, ma anche l'influenza dei molti luoghi in cui ha vissuto, dall'Egitto all'Italia alla Scozia. Queste ultime opere sembrano mappe della memoria: modellate da impressioni, immagini e linguaggi raccolti nel tempo e nel luogo.
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Fathi Hassan
Dorothy Circus Gallery05/06/2025 - 03/07/2025
Lee Gihun: Masquerade - Pietà
La mostra presenta tredici opere, tra cui pezzi inediti del Serie Masquerade e Meraviglia, con un focus particolare sul tema della Pietà. Questo tema ha un significato ancora più profondo nel contesto romano, una città che ospita alcune delle rappresentazioni più iconiche della Pietà nella storia dell'arte, inclusa la famosa scultura di Michelangelo. Sottotitolata Uno studio su come vivono i bambini nel mondo, questa nuova serie prende in prestito narrazioni religiose e mitologiche e le reimmagina come allegorie contemporanee. All'interno di questo originale mondo immaginario, i bambini mascherati si muovono in regni sospesi tra realtà e fantasia. Queste figure enigmatiche abitano paesaggi silenziosi e desolati, incarnando la condizione umana di fronte al collasso ambientale e al futuro incerto del nostro pianeta.
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Art Forum Würth Capena05/06/2025 - 03/07/2025
Disseminarte. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma all’Art Forum Würth Capena
DISSEMINARTE richiama simbolicamente la capacità generativa di nuovi impulsi artistici. Nuove forme e prospettive nascono dall’impiego di materiali di recupero: dalle risorse ecologiche agli scarti della produzione industriale, in un’ottica di sostenibilità. Il progetto è inoltre concepito come itinerante, prevedendo passaggi in ambienti diversi come spazi museali, aree urbane da riqualificare e zone verdi. Ad accogliere il progetto nelle prossime tappe, il sito archeologico di Lucus Feroniae (Capena), il Mausoleo dí Cecilia Metella e il complesso del San Michele (Roma).
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Galleria Gallerati05/06/2025 - 25/06/2025
Roberto Vignoli - Mashing Up Farfa
La mostra personale Mashing Up Farfa contiene un’opera concettuale di grandi dimensioni (un metro di altezza per sei di lunghezza) creata da Roberto Vignoli per esprimere il patimento della malattia provocata dal morbo di Alzheimer, che ha cancellato l’identità di sua madre negli ultimi decenni della vita e in tempi recenti, con una patologia precoce, anche quella di una cara amica di nome Ornella, alla quale l’evento è dedicato. Si tratta di una panoramica formata da quattordici fotografie realizzate con la tecnica della pellicola scaduta da molti anni, che aveva già sperimentato il grande fotografo e artista americano Man Ray: il deterioramento consente di agire sull’immagine come fonte imprevedibile di effetti speciali, e soprattutto di renderla assolutamente unica e irripetibile. In questo caso, i colori acidi e l’effetto vintage consentono alla natura, pervasa da strutture metalliche e figure umane, di introdursi nel nostro mondo onirico per essere osservata già come ricordo distorto.
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Galleria Vittoria04/06/2025 - 20/06/2025
Lettere dal tempo - Antonella Cappuccio
Il percorso espositivo si articola in dieci opere su carta, dieci disegni e si conclude con quattro grandi arazzi, che accolgono il visitatore come epistole tessute con la pazienza del tempo e l’urgenza della visione. Le opere in mostra non si limitano a evocare, ma sembrano invocare un dialogo: tra passato e presente, tra gesto e segno, tra materia e spirito. La carta, fragile ma tenace, superficie e corpo, è protagonista di una narrazione intima che si fa universale.“Questa mostra è un invito alla sospensione. Alla contemplazione lenta di opere che non urlano, ma che sussurrano. Antonella Cappuccio ha la rara capacità di abitare la materia con delicatezza e rigore. Le sue mani non impongono: ascoltano. Ed è da questo ascolto che nasce un alfabeto visivo potente e silenzioso. Lettere dal tempo è una mostra necessaria, perché ci ricorda il valore del gesto autentico e della bellezza che non ha bisogno di spiegarsi” dichiara Tiziana Todi, direttrice della Galleria Vittoria.Affidata alla cura di Silvio Muccino, la mostra sviluppa un racconto visivo in cui le opere dialogano tra loro in una sequenza meditata e suggestiva. Nel testo critico che accompagna l’esposizione, l’autore riflette sul rapporto tra opera e tempo, tra artista e visione, tra linguaggio e emozione.
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RossoCinabro03/06/2025 - 30/06/2025
Nature Speaks - Rome Contemporary #7
La mostra si propone di ridefinire la nostra percezione degli spazi naturali vitali, non solo come scenari da contemplare, ma come entità dinamiche e interconnesse, custodi di un'intelligenza profonda e di un'energia primordiale. Ogni opera è un invito a rallentare, ad ascoltare, a osservare con occhi nuovi le sfumature e i messaggi che la natura ci sussurra, ci grida o ci dipinge. Attraverso una varietà di linguaggi artistici – dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all'installazione sonora – gli artisti ci guidano in un viaggio che celebra la bellezza intrinseca del nostro pianeta e, al contempo, ci confronta con la fragilità e l'urgenza di proteggere questi spazi vitali. È un'occasione per riflettere sul nostro ruolo all'interno di questo grande ecosistema e per riscoprire l'armonia perduta con il ritmo della vita.
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Nero Gallery17/05/2025 - 14/06/2025
Sublime Imperfetto - Fabio Petani & Livio Ninni
La mostra è ospitata negli spazi di KINA e curata da Nero Gallery, si sviluppa come una vera e propria “sintesi del sublime imperfetto”, un percorso visivo e concettuale che attraversa materiali grezzi e processi alchemici, forme organiche e strutture artificiali, tensioni estetiche e riflessioni ecologiche. Il cuore del progetto è l’esplorazione della dialettica tra opposti: elementi inerti e vitali, peso e leggerezza, artificiale e naturale, razionalità e caos. La mostra invita il visitatore a riflettere sulla dimensione trasformativa della materia e sul suo ruolo come archivio di memorie, come organismo
vivente, come luogo di incontro tra il tempo umano e quello naturale.
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Galleria d'Arte F. Russo14/05/2025 - 14/06/2025
Roberto Floreani - Costellazioni
Roberto Floreani torna a esporre a Roma alla Galleria Russo. Per l'occasione saranno presentate opere appartenenti alla serie delle Costellazioni, che raccontano il rapporto dell’Astrazione con la spiritualità, evocando il pensiero dell’artista che ritiene l’opera come potenziale veicolo per un messaggio di natura spirituale. Le opere sono caratterizzate dalla tecnica pittorica di Floreani, che consiste in una stratificazione complessa che affianca la base materica terrosa con la presenza del Concentrico - cifra stilistica dell’artista – a una vivace combinazione cromatica.
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Galleria Gilda Lavia05/05/2025 - 05/07/2025
Le Mangiatrici di Terra - Pamela Diamante
La mostra si configura come un interrogativo estetico e politico su corpi plurali, soggettività e geografie, espresso attraverso un linguaggio visivo stratificato e composito, che si muove fluidamente tra memoria storica e realtà contemporanea. Le “mangiatrici di terra” – artiste, attiviste, intellettuali, persone appartenenti al movimento queer – sono le protagoniste del progetto fotografico in divenire, che volge lo sguardo verso il Sud come spazio critico di riflessione e risignificazione.
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Galleria d'Arte Faberdal 24/10/2024
Tracce di vita - Koro Ihara
Il progetto Tracce di vita propone per la prima volta in Italia l’intensa ricerca del giovane, ma già affermato, scultore giapponese Koro Ihara, attraverso esposizioni monografiche, installazioni e talk. L’arte di Koro Ihara è la narrazione di un cammino esplorativo che conduce a una serie di quesiti dai richiami ancestrali: dalla riflessione sulla natura e sul ciclo vitale al tentativo, attraverso il gesto scultoreo, di far emergere i valori culturali che gli organismi non umani posseggono intrinsecamente.
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Koro Ihara
Art Forum Würth Capena16/09/2024 - 24/10/2025
Pathos und Pastos. Christopher Lehmpfuhl
’Art Forum Würth Capena ospita la mostra “Pathos und Pastos. Christopher Lehmpfuhl nella Collezione Würth”, la prima personale in Italia dell’artista berlinese. L'esposizione presenta oltre 40 opere, offrendo un’immersione profonda nell'universo pittorico di Lehmpfuhl. Ingresso gratuito su prenotazione.
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