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Non è molto chiara l'origine dei "Mercati" di Traiano.
Si pensa che essi rappresentassero un'unica entità con il vicino Foro.
Sono chiare, invece, le funzioni delle varie sezioni dei Mercati, con diversificazione tra la parte superiore, dedicata alle attività amministrative, e quella inferiore, dove si svolgevano attività direttamente collegate al Foro.
La progettazione dei Mercati sembra si possa attribuire allo stesso architetto del Foro, Apollodoro da Damasco.
Nei Mercati molti sono gli spazi a forma di tabernae, ma ciò non indicava una funzione strettamente o unicamente commerciale della zona.
I mercati sono infatti identificati, dagli storici, come un centro polifunzionale.
Alla fine dell'Impero Romano i Mercati subiscono delle trasformazioni ad opera delle famiglie nobili della città, che frazionano lo spazio e creano il Castellum Miliciae.
Il Papa Bonifacio VIII ne entra in possesso nel 1300. Dopo di lui l'Imperatore Arrigo II, che vi stabilisce la sua sede principale.
Altre trasformazioni riguardano i Mercati nel corso dei secoli, il loggiato, la Grande Aula, e altre zone vennero modificate e materiali aggiuntivi furono utilizzati per la costruzione di altre sale.
I cambiamenti più recenti riguardano gli anni tra il 1926 e il 1934, con un imponente scavo commissionato dal senatore Corrado Ricci. Lo scavo riportò in origine l'intera architettura romana eliminando le successive trasformazioni.
L'abbandono in cui versava l'area durante la Seconda Guerra Mondiale è stato superato solo a metà degli anni '80, con il recupero del sito e l'istituzione del Museo dei Fori imperiali dedicato all'architettura e alla decorazione degli edifici forensi.
Il Museo, che corrisponde con l'accesso all'area dei Fori da nord, ha come obiettivo principale quello di restituire, al visitatore, la visione originale degli edifici.
Notevoli le sezioni dedicate alla "Memoria dell'Antico", al Templus Pacis, con la ricomposizione del labrum (vasca circolare) in porfido, e al Foro di Cesare; presenti calchi di materiali che ora non sono più conservati a Roma, prestiti ed esempi di decorazioni architettoniche e scultoree delle varie aule del Foro.
Un allestimento multimediale consente al vistatore di ripercorrere le vicende e le fasi storiche del sito e di tutte le opere di recupero che si sono susseguite nel corso del tempo.
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INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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![]() Prenotazione gruppi € 25,00 (obbligatoria il sabato e festivi), gratuita per scuole |
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() Laboratori per le scuole gratuiti: necessaria prenotazione |
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![]() Gruppi minimo 12, massimo 30 persone. |
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