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Le più grandi terme imperiali furono costruite dall'imperatore Caracalla tra il 212 ed il 217 d.C., dal nome del quale presero il nome di Thermae Antoninianae (Marco Aurelio Severo Antonino Bassiano).
Il loro utilizzo fu attivo fino al 537: in seguito all'assedio di Roma da parte del Capo dei Goti, Vitige, gli acquedotti furono tagliati per togliere i rifornimenti idrici alla città.
La struttura poteva accogliere fino a 1500 persone. Ai due lati del corpo centrale vi sono una serie di ambienti disposti in modo speculare, costituiti dal calidarium, la vasca di acqua calda (grande sala circolare con copertura a cupola; ampie finestre permettevano al sole di scaldare l’ambiente dalla tarda mattinata al tramonto), il tepidarium, un’aula basilicale e la grande piscina di acqua fredda (natatio), con cui si concludeva il bagno. Prima si entrava in alcuni vestiboli adiacenti alla piscina; da qui si andava allo spogliatoio, e per ultimo si passava in una grande palestra collegata con una serie di ambienti con vasche.
Nei secoli successivi l'area trascorse periodi di abbandono e di parziale rioccupazione, da cimitero ad abitazione fino a zona agricola, prevalentemente come vigna. Sempre in funzione rimase invece lo sfruttamento dei ruderi quale cava di materiali pregiati per il riutilizzo edilizio; durante dei restauri nei sotterranei, vennero rinvenute due grandi vasche di granito, che ora si trovano in piazza Farnese.
Solo nel Rinascimento si iniziò la trascrizione dei ritrovamenti di maggior pregio, finchè le rovine in seguito, furono oggetto di studi e ricerche da parte dei grandi architetti dell'epoca.
Di "recente" scoperta i mosaici pavimentali policromi; seguirono altre campagne di scavo ma le ricerche in pratica non sono mai terminate.
I sotterranei sono un grande capolavoro dell'ingegneria e dell'architettura romana, costituiti da una serie di ambienti per servizi, che formavano una vera e propria rete stradale sotterranea: qui si scoprì anche il più grande mitreo di Roma, con vestibolo fiancheggiato da due ambienti di servizio, nel secondo dei quali si può riconoscere la stalla per il toro destinato al sacrificio.
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INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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![]() Il sito è incluso nel circuito "Archeologia Card" e "Roma Pass" |
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() Il percorso didattico all’interno degli edifici che i Romani frequentavano nel tempo libero: le Terme di Caracalla, dove ci si prendeva cura del proprio corpo tra "piscine e palestre". |
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![]() Gratuita massimo 40 persone; |
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