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Il Santuario fu scoperto nel 1906 e costruito nel IV secolo d.C. sui resti di edifici precedenti.
Esso si componeva di tre parti: l’ingresso principale divideva due altre sezioni, di forme diverse, e separate, oltre che dall’ingresso, da un vasto cortile. Tutta la struttura era di forma allungata.
Nella parte occidentale era presente un edificio absidato con un altare e una nicchia in cui probabilmente era posizionata la statua di Giove.
Notevole l’iscrizione greca rintracciata nel luogo, contenente una dedica a Zeus Keraunios e alla Ninfe Furrine, il che lascia intendere la vicinanza del Santuario con il bosco sacro di Furrina.
Molti i ritrovamenti all’interno del sito. Al di sotto della nicchia centrale è stato rinvenuto un cranio, nell’ambiente ad est alcune sculture, tra le più importanti, una statua di Bacco e una statua romana in stile egittizante raffigurante un Faraone in basalto nero.
Nell’aula ottagonale furono invece scoperte delle uova e una piccola statua di bronzo raffigurante un uomo avvolto nelle spire di un serpente forse Osiride o Adone, Dio della natura.
Dal sito del Santuario proviene anche un ritratto postumo dell’Imperatore Antonino Pio.
Nell’aula ottagonale si tenevano, con molta probabilità, le cerimonie di iniziazione. Gli altri ambienti erano invece destinati al culto. Nel cortile al centro delle tre zone si riunivano i fedeli.