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Il Parco prende il suo nome dalla città di Veio, in cui si trovavano numerosi insediamenti agricoli, che si sono susseguiti nei secoli e che sono proseguiti fino alla distruzione totale della città ad opera di Furio Camillo nel 396 a.C.
Veio rimase un centro importante anche dopo la sua distruzione, grazie ai numerosi rinvenimenti che riguardano la sua storia.
Nel 1997 la Regione Lazio ha istituito il Parco di Veio, 15.000 ettari che comprendono sia il territorio del Comune di Roma che alcuni altri piccoli comuni compresi nella sua provincia.
Nel territorio del Parco molte sono le testimonianze dell'epoca etrusca e di quella romana, complessi, monumenti, presenze archeologiche.
La morfologia del territorio è stata influenzata dall'azione dei vulcani presenti nell'area, le eruzioni del vulcano di Sacrofano, ad esempio; il paesaggio è collinare con caldere invase da laghi e una serie di piccoli crateri.
La vegetazione è un misto di aree boschive, di attività agricole e zootecniche e rare aree con vegetazione naturale.
Una delle testimonianze più forti dell'epoca etrusca è la statua di Apollo, che ornava il tempio veiente in località Portonaccio. La statua rappresenta Apollo ornato di una tunica e di un corto mantello con il braccio destro proteso e piegato.
Essa era unita a quella di Eracle e a quella di Hermes, nella raffigurazione del mito della contesa tra l'eroe e il Dio per la cerva cerinite.
INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
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![]() Le visite iniziano da Marzo, in primavera |
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