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Nel XV sec. Fiorirono a Roma delle chiese "Nazionali" attorno alle quali si svolgeva la vita della colonia. Nel Leone X autorizzò la costruzione del monumento che fu terminato nel 1589. Gli architetti che presero parte al progetto furono Domenico Fontana, Antonio da Sangallo e Il Rinaldi. Giacomo della Porta concepì per la facciata un'opera originale. L'impianto interno basilicale è diviso in tre navate. La nave centrale è ricchissima di decorazioni, marmi policromi e stucchi d'orati, la pala fu dipinta da Francesco Bassano e raffigura "L'assunzione della Madonna", l'effetto di questo quadro posto nel fondo del catino absidale prolunga illusoriamente la profondità della struttura architettonica. Le Navate minori con le loro dieci cappelle laterali, contengono numerose e preziose opere d'arte. Da ricordare è la Cappella di San Matteo che conserva tre capolavori di Caravaggio: "S. Matteo ispirato dall'Angelo"; "La vocazione di San Matteo"; "Il Martirio di San Matteo". La luce ed il colore sono i protagonisti principali di queste opere. Nella navata di destra nella Cappella dedicata a Santa Cecilia si può ammirare la mano del Domenichino che affresca le pareti della volta con alcuni episodi della vita della Santa. La pala d'altare è opera di Guido Reni, che copia la "S. Cecilia" di Raffaello aggiungendo raffinati virtuosismi cromatici.
