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Attuale sede del Senato della Repubblica Italiana, Palazzo Madama sorge nell’area tra il Pantheon e Piazza Navona.
Le origini della sua costruzione risalgono al XV secolo, quando Roma subiva profonde trasformazioni urbanistiche e architettoniche e si apprestava a diventare una città moderna.
Il terreno sul quale venne edificato il palazzo era passato in poco tempo dalle mani degli originari proprietari, i monaci benedettini di Farfa, a quelle del governo francese, quindi al vescovo di Chiusi, Sinolfo Ottieri.
I lavori di costruzione terminarono nel 1505 sotto il cardinale Giovanni de’ Medici, che ne fece la dimora di famiglia.
Tra gli altri vi soggiornò più volte Caterina de’ Medici, poi regina di Francia.
Ma non è a lei che si deve la denominazione del palazzo, bensì a Margherita d’Austria, vedova di Alessandro de’ Medici e poi moglie di Ottavio Farnese, la quale vi abitò a lungo.
Dopo di lei, un’altra donna visse i fasti del palazzo, Violante Beatrice di Baviera, anch’essa di provenienza germanica, che vi riesedette dal 1725 fino al giorno della sua morte.
Con l’estinzione della famiglia Medici, nel corso del tempo il Palazzo venne destinato ad usi diversi: prima fu sede del governo pontificio sotto papa Benedetto XIV, poi della Repubblica franco-romana (1798-1799); più tardi ospitò gli uffici del tribunale e della polizia del governo pontificio e, ancora, nel 1849 Pio IX vi stabilì il Ministero delle Finanze e del Debito Pubblico, quindi le Poste Pontificie.
Poco dopo il palazzo venne in possesso del Regno d’Italia.
Il percorso di visita all’interno dell’edificio prevede l’ingresso attraverso il Cortile d’onore.
A sinistra del portico sorretto da sei colonne, si apre lo scalone d’onore coperto da un prezioso soffitto in legno decorato con lo stemma mediceo, tritoni e sirene.
Dalla scala si accede alla Sala Maccari, che prende il nome dell’artista che la decorò nel 1880.
Sul soffitto vi sono quattro medaglioni nei quali sono raffigurati il commercio, l’agricoltura, le armi, le scienze, le lettere e le arti, mentre alle pareti episodi della storia del Senato romano.
Si visita quindi la Sala Italia, nella quale è esposta dal 2003 la statua Italia di Giuliano Vanghi, un’opera in legno alta più di due metri che ritrae una figura femminile.
Da qui si entra nello spazioso ambiente della Buvette e si passa attraverso la Sala della Firma, dove i senatori firmavano in atto di presenza.
Vi si ammirano il soffitto a cassettoni dorato del XVII secolo e tre arazzi della collezioni Medici. Soffitti finemente decorati ricoprono anche la Sala Marconi e l’Anticamera della Balaustra.
La visita si snoda ancora attraverso la Sala dei Postergali, la Sala del Risorgimento, la Sala dello Struzzo, che ospita probabilmente il soffitto più suggestivo dell’intero Palazzo, la Sala Cavour e la Sala Pannini, dove oggi si riuniscono il Consiglio di Presidenza del Senato e la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari.
Attraverso una scalinata lignea alle spalle delle tribune dell’Aula del Senato si accede all’Anticamera dei Senatori Questori e da qui allo Studio del Presidente: sulle pareti della stanza sono appesi l’Adorazione dei Magi della scuola del Veronese, un ritratto di uomo del pittore manierista olandese Gerrit van Honthorst e un dipinto di Luca Giordano.
Accanto all’Aula, la Sala Koch dal 2006 è dedicata ai temi della geopolitica.
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INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() Ampia scelta di attività didattiche gratuite per gruppi scolastici, per saperne di più vai sul sito: http://www.senatoperiragazzi.it/ |
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![]() Aperto al pubblico il primo Sabato del mese. Visita guidata ogni ora dalle 10 alle 18. Presentarsi prima per ritirare il biglietto (gratuito) presso la portineria del Palazzo. La visita dura circa un' ora. |
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