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Il Museo Ebraico di Roma, riaperto nel 2005 dopo attenti lavori di restauro, offre l'occasione di conoscere l'arte e la religione della più antica comunità ebraica d'Europa.
Nonostante Roma sia sempre stata la culla della Cristianità, fin dal II secolo a.C. ospitò un gran numero di ebrei. La storia di questa comunità ha vissuto alterni periodi di integrazione e repressione, prima sotto l'Impero romano e poi con l'avvento del Cristianesimo, fino al forzato isolamento tra le mura del Ghetto, imposto nel 1555 da papa Paolo IV Carafa.
Il museo è stato allestito nel 1963 all'interno del complesso architettonico della Sinagoga di Roma, la cui costruzione in stile assiro-babilonese fu terminata nel 1904 per opera degli architetti Nino Costa e Osvaldo Armanni.
La visita al museo è articolata in tre sezioni: una storica, una relativa agli oggetti cerimoniali e un'ultima ai tessuti. Le opere, nonostante siano esposte, sono ancora oggi periodicamente utilizzate durante le cerimonie religiose. Ciò fa del museo una sorta di mostra permanente in costante mutamento.
In mostra si possono ammirare circa duecento oggetti, in gran parte provenienti dalle Cinque Scole del Ghetto e risalenti al periodo compreso tra il 1555 e il 1870. Al percorso della mostra è possibile includere anche la visita al Tempio Maggiore.
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INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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![]() Il biglietto comprende l'ingresso al museo, la visita guidata al Tempio Maggiore e al Tempio Spagnolo. |
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() visite guidate per i gruppi e per gli studenti in italiano e in inglese (su richiesta francese, spagnolo, ebraico, tedesco). |
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![]() Gruppi massimo 25 persone |
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