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Realizzato dal re Tarquinio Prisco agli inizi del VI secolo a.C., il Circo Massimo fu il più antico e importante luogo per le manifestazioni pubbliche dei Romani: era il luogo adatto per le corse con i cavalli, le processioni trionfali e religiose.
Gli scavi, della Sovrintendenza Archeologica Capitolina, hanno portato alla luce strutture murarie e decorazioni in marmo del lato curvo: gallerie che un tempo conducevano alle gradinate della cavea (i senatori al piano terra e la plebe al piano superiore). Nelle gallerie, si potranno osservare anche i resti delle latrine antiche. Si proseguirà sulla strada basolata esterna, in cui spicca una grande vasca-abbeveratoio in lastre di travertino. E' possibile visitare anche alcune stanze che venivano utilizzate come botteghe (tabernae) per soddisfare le necessità del numeroso pubblico dei giochi: locande, negozi per la vendita di generi alimentari, magazzini, lupanari, lavanderie, ma anche uffici di cambiavalute necessari per assecondare il giro di scommesse sulle corse dei cavalli.
Il monumento che non passa inosservato, in bella vista all’inizio dell’emiciclo, è la medievale Torre della Moletta, costruzione del XII secolo così chiamata per la presenza di un mulino che le si addossò a partire dal XIII secolo fino agli anni Trenta del Novecento. Nel 1217 Jacopa de’ Normanni de’ Settesoli, terziaria francescana e moglie di Graziano Frangipane de’ Settesoli, vi ospitò San Francesco d’Assisi giunto a Roma per ottenere dal Papa l’approvazione della sua regola. La Torre, un suggestivo punto panoramico, ci permette di apprezzare in pieno le dimensioni del Circo, che, con una lunghezza di 600 m e una larghezza di 140 m, poteva accogliere fino a 250.000 spettatori.
INGRESSO ![]()
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TRASPORTI |
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![]() Il sito è parzialmente accessibile ai disabili. Le aree non accessibili sono la Torre della Moletta e il perimetro dell'ambulacro esterno (visibile solo dalla terrazza in alto). |
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Info VISITE GUIDATE |
Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
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