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Databile intorno al VII secolo, la Basilica di S. Cesareo d’Appia è stata costruita su una più antica costruzione romana all’inizio di via Porta S. Sebastiano.
Già in rovina nel XIV secolo, fu restaurata solo due secoli più tardi per volontà di Cesare Baronio durante il pontificato di Clemente VIII (1592-1605). I lavori vennero affidati al Cavalier d’Arpino e terminarono nel 1603.
Lo stile tardomanierista caratterizza l’interno della chiesa, con gli affreschi e i mosaici dell’abside eseguiti dal d’Arpino o sulla guida dei suoi disegni. Tuttavia, la presenza di arredi cosmateschi, di provenienza della basilica di S. Giovanni in Laterano e fatti trasportare qui dal cardinal Baronio, fanno della basilica di S. Cesareo d’Appia una chiesa medievale. Gli arredi, tra cui il recinto presbiteriale, il pergamo, il paliotto d’altare e la cattedra, risalgono tutti al XIII secolo e poco si adattano alle dimensioni dell’ambiente.
Nei sotterranei è possibile ammirare uno splendido esempio di pavimento musivo in bianco e nero del II secolo d.C., sul quale sono raffigurate scene marine.