L’area, denominata così dal nome della Chiesa che si trovava proprio in quest’area e scoperta nel 1937, si trova nei pressi del Teatro Marcello.
Nell’area sono visibili i resti del santuario di Mater Matuta e di Fortuna, protettrici della luce e della nascita, voluti da Servio Tullio.
Precedentemente a questi templi probabilmente nell’area sorgeva un tempio etrusco, edificato nel 580 a.C., con tre celle e alti muri detti alae.
Dopo di esso fu costruito il tempio dedicato alle due divinità costituito da due edificazioni affiancate e separate da uno spazio ampio e vuoto.
Nell’area sacra, che subì nel tempo numerosi cambi di decorazioni riguardanti soprattutto la pavimentazione, l’ultimo dei quali avvenne nell’età di Domiziano, sono stati rinvenuti anche i resti di un imponente gruppo scultoreo che rappresentava Minerva ed Ercole.
Oggi, nell’area, che ha restituito nel tempo preziosi materiali risalenti al VI secolo a.C. e che attestano la forte influenza etrusca, sono visibili soltanto i resti del Tempio della Fortuna.
Difficile, dallo stato di conservazione dei resti, comprendere di più della struttura originaria dell’area.