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Gli edifici del Vicus Caprarius che si trovano nel rione Trevi, esattamente attigui ai sotterranei della Fontana di Trevi, sono venuti alla luce dopo gli scavi del 1999.
Il sito archeologico viene chiamato anche "Città Dell'Acqua" proprio perchè gli scavi hanno riportato alla luce un sistema di distribuzione dell'acqua che ancora oggi alimenta la monumentale fontana sovrastante.
Il primo fabbricato è un Insula (edificio adibito ad abitazione privata) di epoca neroniana risalente circa al 60 d. C. Nel IV secolo fu trasformato in una Modus (abitazione signorile) con ricche decorazioni e suppellettili.
Il secondo fabbricato era probabilmente un edificio avente funzioni pubbliche. L'imponenza delle strutture e l'importanza dei ritrovamenti archeologici hanno reso possibile ideare un progetto che trasformasse le strutture in un vero e proprio sito museale.
Tra i ritrovamenti che possono essere ammirati, sono oggetti di uso quotidiano, come piatti, posate, tegami, anfore e bottiglie, ma anche un piccolo Tesoretto. Così viene chiamato il ritrovamento di circa 800 monete databili tra il IV e il V secolo d. C. Questo preziosissimo e unico tesoro, e visibile e custodito in due apposite vetrine.



INGRESSO
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TRASPORTI
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Per gruppi superiori alle 10 persone è possibile prenotare aperture e visite guidate in giorni e orari diversi da quelli indicati. |
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