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La basilica fu fatta edificare nel 1099 tra i ruderi della tomba di Nerone, dopo aver raso al suolo un albero di noce che secondo le credenze popolari era un ricettacolo di demoni. L'attuale fisionomia della chiesa si deve al restauro del Bernini nel 1660. La facciata si erge a due ordini sopra un'ampia scalea e l'interno si sviluppa a croce latina diviso in tre navate. Nella navata centrale l'altare maggiore, adornato da rari marmi policromi, è opera del Rinaldi, sulle quattro colonne di nero antico poggiano gli angeli del Bernini, mentre al centro è conservata la veneratissima immagine della "Madonna del Popolo" attribuita a San Luca. Il Pinturicchio decorò la volta con "l'incoronazione della Vergine" mentre Il Sansovino si occupò dei monumenti funebri ai lati. Nella Cappella di Santa Rita da Cascia, si possono ammirare una tavola dipinta da Annibale Carracci raffigurante "l'assunzione della Madonna" e due tele di Caravaggio: "Il martirio di San Pietro" e "La conversione di San Pietro". Nelle navate minori si susseguono quattro cappelle per parte. Nella prima navata a destra il Pinturicchio affrescò "La Natività". Degna di nota è la Cappella Chigi, che fu progettata seguendo i disegni di Raffaello. Gli affreschi furono eseguiti dal Salviati, mentre la Pala d'Altare fu dipinta su pietra di lavagna da Sebastiano del Piombo e rappresenta "La nascita della Vergine".
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