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La Galleria Spada conserva la collezione raccolta dal Cardinal Bernardino Spada (1594-1661), e i suoi successivi accrescimenti operati da parte del pronipote, il cardinale Fabrizio Spada (1643-1717), di Virginio Spada (1596-1662) e di Orazio Spada e consorte, l'ereditiera Maria Veralli.
Lo Stato l’acquista nel 1926 insieme al Palazzo che diviene sede definitiva del Consiglio di Stato e nel 1927 la Galleria viene aperta al pubblico.
Chiusa negli anni quaranta, é nuovamente aperta nel 1951 grazie all’interessamento del Soprintendente alle Gallerie di Roma, il Prof. Achille Bertini Calosso e all’impegno del Prof. Federico Zeri, già direttore del Museo.
Nelle sale sono esposti dipinti in prevalenza del seicento (Guercino, Baciccia, Orazio Gentileschi, Guido Reni), sculture antiche, arredi e mobili d'epoca.
Nel cortile si visita la celebre Galleria Prospettica realizzata dal Borromini.
Dopo un lungo restauro, dal 15 gennaio 2008 è possibile ammirare nuovamente all'interno del palazzo la tela La morte di Didone realizzata dal Guercino.
La Galleria Spada resta un esempio superstite di quadreria antica, dove i dipinti, disposti sulle pareti in file successive, si integrano e si armonizzano con un ricco e vario apparato di arredi, mobili e sculture antiche e moderne, consentendo di ottenere una visione particolarmente viva del fenomeno del collezionismo nei secoli XVII e XVIII.
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INGRESSO ![]()
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TRASPORTI ![]()
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![]() Prenotazioni singoli visitatori: 06 6832409 - 06 32810 |
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Info VISITE GUIDATE ![]()
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Info ATTIVITÀ DIDATTICHE
![]() ![]() Attività didattiche per gruppi scolastici: ampia scelta di visite tematiche |
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![]() Gruppi massimo di 25 persone |
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